Cenni storici

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La storia di Roccasecca è profondamente legata alla sua posizione geografica: il paese è infatti posto all'ingresso di due gole che danno accesso alla Valle di Comino ed è sovrastato dal monte Asprano che con i suoi 553 metri d'altezza permette di controllare facilmente l'ampia Valle del Liri. Durante la preistoria si sa con certezza che vi furono diversi stanziamenti nel territorio di Roccasecca; del più importante ci rimangono resti di mura perimetrali, e seducente è l'ipotesi che si tratti della famosa Duronia ricercata tante volte dagli archeologi.

Roccasecca è per secoli solo un comodo punto di passaggio per gli eserciti che passavano il fiume Melfa, sul quale furono costruiti, probabilmente già in epoca romana, tre ponti di cui sono visibili ancora oggi alcune tracce, ma nel Medioevo ha il suo vero sviluppo come comunità. Infatti quando si parla di Roccasecca e della sua storia il pensiero va subito a san Tommaso D'Aquino ed ai fasti del suo castello, importante baluardo difensivo posto nel 994 dall'abate Mansone a difesa del monastero di Montecassino, distante solo pochi chilometri. L'abate mette a capo della rocca fortificata un ramo collaterale della famiglia dei Conti D'Aquino, che fra alterne vicende e numerose battaglie (come era nel costume dell'epoca) regneranno per secoli sul paese.

Dopo il 1550 alcuni abitanti della rocca scendono a valle dando origine all'attuale Roccasecca Scalo, al Castello ed a Caprile. Nei secoli che seguono gli abitanti di Roccasecca vedono avvicendarsi al potere del loro castello gli Angioini, lo Stato Pontificio, gli Aragonesi, a seconda del Signore che domina in quel momento la Valle del Liri. È solo nel 1583 che Roccasecca acquista un po' di pace e di serenità: viene infatti venduta dai conti D'Aquino al duca di Sora Giacomo Boncompagni che ne fa un suo feudo. Un secolo più tardi Roccasecca cade come tutta l'Italia meridionale sotto il giogo degli spagnoli; la vita del paese nei due secoli che seguono è alquanto grama: nel Settecento malattie, siccità e un'eccessiva pressione fiscale riducono drasticamente il numero degli abitanti.

panorama di roccasecca centro

Nell'Ottocento si diffondono, nel paese, oltre agli ideali di libertà portati da Napoleone Bonaparte e dagli echi della rivoluzione francese, la Carboneria ed il cosiddetto brigantaggio. Dopo il 1860, con l'Unità d'Italia la situazione sociale cambia, e, purtroppo, molti roccaseccani emigrano per cercare lavoro al Nord o all'estero. L'economia e la vita del paese rimangono invariate anche durante i primi anni del Novecento, fino all'inizio della seconda guerra mondiale. Ha inizio uno dei periodi più oscuri della storia del paese, che deve pagare un tremendo tributo in vite umane e subire una profonda distruzione.

È scelta per la sua posizione, per la presenza della stazione ferroviaria e per il ponte sul fiume Melfa, come quartier generale del XIV Panzerkorps e del generale Frido von Senger und Etterlin. Ma l'importanza strategica si rivela fonte di vessazioni per Roccasecca, che dovette subire durissimi e continui bombardamenti da parte degli Alleati, culminati con il tremendo attacco alla stazione ferroviaria del 23 ottobre 1943. Dopo la guerra, i lunghi anni della povertà e della ricostruzione, poi il boom economico, la nascita degli stabilimenti industriali, lo sviluppo del paese intorno alla ricostruita stazione ferroviaria. Il 14 settembre 1974 Roccasecca riceve, in occasione del VII centenario della Morte di san Tommaso D'Aquino, la visita di papa Paolo VI.

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994

Nasce Roccasecca

Mansone, abate di Montecassino, costruisce il castello di Roccasecca a difesa dell'abbazia. Il castello viene distrutto più volte fino all'annessione alla famiglia D'Aquino.
1157

I D'Aquino

Rinaldo D'Aquino è il capostipite della famiglia "De Aquino di Roccaseca"
1224-25

Nasce San Tommaso

nel Castello sulla sommità del Monte Asprano vede la luce Tommaso D'Aquino, che diverrà filosofo, teologo, santo. La sua infanzia scorre fra le mura del maniero paterno.
1323

La prima chiesa al mondo dedicata a San Tommaso

I D'Aquino, ormai entrati in orbita guelfa, prosperano sotto Carlo D'Angiò e si sviluppano il castello e il borgo medioevale di Roccasecca.
1411

La battaglia di Roccasecca

Ludovico IV D'Angiò e Re Ladislao si scontrano in battaglia nella campagna di Roccasecca.
1494

Carlo VIII distrugge Roccasecca

nella sua campagna di conquista del Regno di Napoli Carlo VIII distrugge e incendia la città.
1550

I Boncompagni

Alfonso D'Avalos vende Roccasecca al marchese Giacomo Boncompagni. La famiglia rimarrà infeudata fino al 1796. Nasce in questi anni Roccasecca Centro.
1750

Lo sviluppo di Roccasecca

fu in questi anni, sotto i Borboni, che si sviluppa l'attuale assetto urbanistico di Roccasecca e vengono costruiti i bei palazzi e le chiese che ancora oggi la adornano.
1799

Devastata dai soldati di Napoleone

l'armata francese, in fuga da Napoli, incendia Roccasecca e la popolazione è vittima di violenze.
1943

Distruzione della stazione

un treno carico di munizioni fermo alla stazione di Roccasecca viene bombardato. L'esplosione è talmente forte da radere al suolo buona parte della frazione Scalo.
1974

Il Papa a Roccasecca

Papa Paolo VI, in visita per il VII centenario della morte di San Tommaso, dichiara al Mondo che il Dottore Angelico è nato a Roccasecca.
1994

Mille anni

Roccasecca festeggia i suoi mille anni.

Città di Roccasecca

Propter acquae penuriae id facere dissuasus, descendit ed in lateree eiusdem Montis Rocca, quae, Sicca nuncupatur, aedificavit.

Leone Ostiense

Comune di Roccasecca

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Provincia di Frosinone